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Dal Maradona al Dall’Ara: il mottismo chiude il cerchio

Redazione TuttoBolognaWeb

Dalla gara di andata non è mai cambiato il campionato di Lewis Ferguson. Sempre titolare, sempre fra i migliori. Esordiente assoluto nel campionato italiano, il centrocampista scozzese ha rivelato al mondo che anche Motta ha qualche intoccabile nel gruppo, per quanto ne dica. A proposito di preferiti: la sfida di andata con il Napoli fu la prima assenza di Marko Arnautovic per infortunio. Oggi l'austriaco è tornato titolare da un paio di partite, ma le parole attorno alle due figure più ingombranti dello spogliatoio hanno rischiato quasi di eclissare il (buon) campionato felsineo di questi mesi. Insomma, le due estremità perfette dei concetti di «intoccabile» e «cedibile a fronte di qualche offerta» nelle idee di Motta, che ha avuto il merito di non cambiare mai durante la stagione il proprio atteggiamento in campo. Con i suoi fisiologici alti e bassi, naturalmente.

È giusto che si discutano fin dove arrivano i meriti della gestione Thiago. È giusto che Motta divida tifosi e addetti al lavoro. L'indifferenza non ha mai conquistato nulla, ed è dai compromessi con gli estremismi che la storia ha preso forma. Il Bologna ha reso il Dall'Ara il proprio fortino nel 2023 proprio per questo motivo, per mostrarsi sfrontato anche con le migliori della classe. Con le squadre dalla prima all'ottava posizione, dal Napoli al Monza, il Bologna in casa ha perso solo con Atalanta e brianzoli. Con il Napoli ultimo esame a chiudere il cerchio, appunto. Ma comunque andrà, il referto dal campo è eloquente. E con due punti si supererà il record instaurato più di dieci anni fa con Stefano Pioli: 51 punti. Nonché già massimo assoluto dell'era Saputo.

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