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Ma quello che più interessa è sicuramente il mercato. Motta chiede, giustamente, i rinforzi che servono perché manca il terzino sinistro titolare e un paio di esterni di attacco. Le pedine salirebbero a quattro in caso di una cessione eccellente, che ci sarà. Lo impongono i numeri e anche la società non si è nascosta fuori dai microfoni, ma capire chi sarà il sacrificato oggi è impossibile a causa di un mercato imprevedibile. Non si sa se e quando arriverà una offerta accettabile per uno dei giocatori rossoblù, soprattutto per Dominguez, bloccato anche dalla percentuale da destinare al Velez. A dieci milioni, assicura il Bologna, non lo venderà mai. Il fate presto di Motta è comunque comprensibile, a maggior ragione sul terzino sinistro, ma c'è penuria anche davanti e la suggestione Bernardeschi resta in pista. Sarebbe un sì a fronte di un inserimento con la giusta testa, come chiede Motta, senza protagonismi ed egoismi 'il Bologna è un privilegio', ma un giocatore desideroso di rimettersi in gioco avrebbe già dovuto mandare qualche segnale in più dopo le prime aperture. Di sicuro Motta non non si nasconde e chiede pubblicamente innesti, mentre il Bologna attende le evoluzioni di un mercato stantio per chi non ha ancora venduto. Fare più di 54 punti ed inserirsi nella lotta europea appare dura, ma se si tenessero i titolari, cedendo gli esuberi e facendo cassa con Van Hooijdonk, se si prendesse un buon terzino e si concretizzare il treno per Berna...Beh, il discorso cambierebbe. Lo so, troppi se.

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