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Il salto di qualità giunto dall’arrivo di Giovanni Sartori, ovviamente con il merito dei due allenatori (Thiago e Vincenzo) è sotto gli occhi di tutti, con un ingresso in pianta stabile nelle prime posizioni della Serie A e bilanci che hanno avuto un’altra spinta tra plusvalenze e ricavi europei. A fronte di risultati così rilevanti si può perdonare qualche errore, come oggi sembrano Karlsson e Dallinga, due tra i più costosi ma anche tra i più deludenti, segno che non sempre grande investimento è sinonimo di sicuro rendimento. Su questo fronte si aprirà una riflessione estiva, perché l’olandese sta faticando e la dirigenza sta valutando qualche profilo (Piccoli è tra questi) per dare manforte a Castro. In tutto ciò, c’è una stagione da portare a termine e un’altra da pianificare, sperando che le cessioni siano poche e che un Bologna nuovamente in Europa possa convincere qualche giocatore di rango a sposare la causa. Più di ogni altra cosa, è la presenza di Sartori a garantire un futuro importante e con un allenatore pienamente inserito nella piazza al di là dei recenti rumors sulle big. E a stretto giro di posta si attende anche il rinnovo di Di Vaio. Sempre nel solco della continuità.

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