Statistiche alla mano la sfida di ieri ha visto il Bologna reggere bene il campo: possesso palla quasi pari (ne ha fatto di più il Bologna, 52%) e tiri in porta quasi gli stessi (5 dei rossoblù contro 6 dei rossoneri), a cui si aggiungono 6 tiri fuori dallo specchio del Bologna rispetto a 1 solo del Milan. Le occasioni da gol ai rossoblù non sono mancate: una traversa di Lykogiannis, un palo di Ndoye, un paio di paratissime di Maignan. Il tutto per mano di una formazione titolare che a lungo andare titolare non sarà, non in tutti i suoi interpreti sicuramente. In questo senso, il confronto con il Milan è eloquente.
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Ci vuole calma e sangue freddo
Il 4-3-3 del Milan ha visto infatti scendere in campo gli undici giocatori sulla carta titolari per tutta la stagione. Sicuramente lo stesso non si può dire del Bologna: Lykogiannis prima e Corazza poi sono entrambi destinati alla panchina una volta che arriverà Calafiori (o chi per lui), a centrocampo non vedremo sicuramente Aebischer in campo per 90' molte altre volte, sugli esterni nel primo tempo abbiamo visto Ndoye fuori corsia e Orsolini in panchina (a proposito, chi resterà fuori quando arriverà Karlsson?). Possiamo dire, nomi alla mano, che almeno cinque elementi dell'undici titolare del Bologna di ieri erano "seconde linee" o comunque giocatori fuori ruolo. E cinque su undici è quasi la metà, mica poco.
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