Può un club giunto in due anni in Champions non aver ancora rinnovato l'area tecnica? Beh sì, se si chiama Bologna. La cavalcata di Giovanni Sartori - certo con la complicità di Thiago Motta - è stata esaltante e in sole due stagioni un'altra piazza fuori dal perimetro delle big, dopo Chievo e Atalanta, è finita in Europa con il suo decisivo contributo. Risultati, compreso quello del primo anno nonostante la vicenda delicata di Sinisa, che dovrebbero portare tutti ad agire per tempo e senza tentennamenti. Sartori e Di Vaio vanno in scadenza nel 2025 e da maggio si parla del loro rinnovo, senza tuttavia aver trovato uno sbocco concreto in questi mesi di rimando verso settembre. Ecco, settembre, quel mese che è un nuovo inizio per tutti, quello a cui si delegano tutte le cose da fare (quante volte diciamo 'lo faccio a settembre' poi quando arriva rimandiamo ancora e ancora?), così pure il Bologna rischia di trascinarsi lungo col rischio che, chissà, qualcuno possa avvicinarsi al cobra. La partita va chiusa in tempi rapidi, possibilmente in questo mese.