Bologna troppo brutto per essere vero. Il tempo è finito

Un Bologna troppo brutto per essere vero. Ieri si salvano solo Skorupski, Miranda, Fabbian, Iling Junior, Ndoye e Castro. Pobega, a parte il palo colpito, è ancora fuori condizione, Freuler è troppo isolato, complice un centrocampo abulico, privo di idee e anche pasticcione. Aebischer è irriconoscibile, la bruttissima copia della scorsa stagione. Difesa troppo alta e troppo lenta quando c’è da recuperare la posizione. La sosta dopo le prime 3 giornate, doveva servire per oliare i nuovi meccanismi del mister e per trovare maggiore affiatamento di squadra. Tutto questo non si è visto, nulla è cambiato dal primo campanello d’allarme in precampionato contro il Bochum. Il tempo è finito, ora si giocherà praticamente ogni 3-4 giorni ed ogni partita, varranno punti pesanti, per conoscere a fine stagione il destino di questa squadra. Ieri i nuovi arrivati, e chi è subentrato dalla panchina, hanno dato una scossa e ci hanno messo una pezza per raddrizzare un risultato che pareva compromesso e che poteva assumere proporzioni ancora più larghe sé gli avversari non avessero sbagliato ghiotte occasioni da posizioni favorevoli e con una difesa che sbandava ad ogni ripartenza lariana. Ora testa allo Shakhtar per l’esordio in Champions League, con la speranza di prendere per buono gli ultimi 20 minuti Como e di cogliere la prima vittoria stagionale.