lo spunto

Bologna, tararsi sulla salvezza: giusta l’unità attorno a Motta

Realismo e pragmatismo, Motta deve darsi una mano dopo la fiducia societaria: serve essere pronti alla battaglia salvezza

Manuel Minguzzi

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Di sicuro Thiago Motta è in difficoltà e certamente, fino a qui, non si è dato una mano. Ma resta l’allenatore del Bologna e se si vorranno fare risultati importanti nei due prossimi scontri diretti diventa necessario il concetto di unità. La società giustamente si è schierata attorno al suo allenatore e a difesa della propria scelta, come è normare accada dopo nemmeno un mese di lavoro e tre partite giocate, e toccherà al tecnico tirare fuori dalle secche la squadra. La cosa importante è avere consapevolezza del momento, cioè abbandonare l’idea dei 52 punti ed entrare in un stato d’animo più battagliero verso il primo vero obiettivo stagionale: la salvezza. Una ritrovata presa di coscienza - e abbassare le aspettative - è la prima cosa da fare quando si è quartultimi, perché serve essere preparati alla tempesta ritrovando una mentalità da battaglia vera verso l'unico obiettivo possibile, che è la permanenza in A. Altrimenti si rischia di far come il Cagliari, che aveva rosa per salvarsi ma non il giusto realismo, e ogni volta si ricade nell’errore del famoso ‘i punti li faremo la prossima volta, tranquilli’, che è la via principale per andare incontro al disastro.