lo spunto

Bologna, ora i giocatori sono primi responsabili. A Motta va dato tempo

Manuel Minguzzi

Quando si sgombra il campo da alibi, presunti colpevoli o capri espiatori, emerge quella che è la vera essenza del gruppo squadra, dello spogliatoio, dei calciatori. Passa da qui la stagione del Bologna, dalla maturità dei giocatori, dal loro carattere, dalla capacità di diventare veri cardini di una rinascita che è fondamentale non tanto per il concetto di plusvalenza ma per quello ben più importante della classifica. E ora non è buona, perché il Bologna ha steccato quattro scontri diretti, di cui tre in casa, e ha davanti a sé un calendario tosto con Juventus fuori, Samp in casa - guai sbagliare - e Napoli fuori: alle 20 del 16 ottobre la classifica potrebbe essere ancora più brutta. Insomma, se si vorranno evitare guai di ogni tipo, bene primario rispetto al calcio offensivo o difensivo, servirà davvero la forza del gruppo, di ogni singolo uomo e di ogni singolo calciatore. Ed ognuno di loro è privo dell'ombrello Siniša Mihajlović. Impariamo ad andare in bicicletta senza l'aiuto di qualcuno, che siamo grandi e c'è una salvezza da raggiungere.