Mentre dall'Argentina rimbalzano le foto di Santiago Castro in partenza con la sua nazionale, vorrebbe dire niente clausola esercitata dal Bologna (il presidente del Velez ha detto che le offerte saranno valutate solo da luglio), l'ambiente rossoblù si interroga sul futuro, che in qualche modo è diretta conseguenza del presente. Servono rinforzi mirati e subito per riprendere vigoria nella rincorsa europea, ma dall'altro lato un club di calcio deve saper anche guardare avanti per non farsi trovare impreparato nella sua programmazione. Serve, dunque, trovare un equilibrio tra ciò che chiede Motta ora e ciò che eventualmente sarà a giugno, quando i big della rosa saranno corteggiati e, nella consueta strategia della plusvalenza da reinvestire, il Bologna si ritroverà a dover sostituire qualche titolare. E se Thiago qualche settimana fa ha detto 'Castro non lo conosco', significa che l'obiettivo fa riferimento alla dirigenza e agli scout, per assicurarsi un buon attaccante che in futuro, magari, possa prendere il posto di Zirkzee. Per intenderci un giocatore a cui Thiago non avrà fatto chiamate come invece è successo in estate. La strategia è la medesima fatta con Joshua, prelevato alla presenza di Arnautovic, e quando ancora non era esploso, per poi vederselo sbocciare al momento giusto.
lo spunto
Bologna e il mercato: il sottile confine tra presente e futuro
Mentre dall’Argentina rimbalzano le foto di Santiago Castro in partenza con la sua nazionale, vorrebbe dire niente clausola esercitata dal Bologna (il presidente del Velez ha detto che le offerte saranno valutate solo da luglio),...