lo spunto

Bologna da impazzire e da godere: la città unita può sognare

Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

Il Bologna rende fieri, inorgoglisce, lo fa perché gioca bene e domina un primo tempo per nulla inficiato dagli episodi di Lecce, segno di una grande mentalità, poi, quando la mente si è annebbiata, c'è stata la capacità di uscirne vincitori, con paura certo, ma anche con buona tenuta mentale. E aver sconfitto subito il demone delle rimonte servirà sicuramente in futuro, in altre partite difficili, di sofferenza finale, sapendo come si fa e grazie a come è stato fatto. Non in maniera lucida e perfetta, ma il risultato è quello che conta e il Bologna lo ha meritato in lungo e in largo, nonostante i calcioni dentro e fuori dal campo, con rossi dimenticati e negati, nemmeno consigliati da un Var evidentemente più distratto del solito. I complimenti per il Bologna ormai sono finiti, sono stati spesi tutti in queste quindici partite, ma siamo certi che la squadra di Motta ce ne strapperà ancora, perché ha innescato un bel meccanismo virtuoso tra campo e società, tra ambiente e squadra, tra maigoduti e sempregodenti. I risultati sono salutari, disinnescano le tensioni, creano buonumore e incentivano il rendimento di una squadra ora sospinta per davvero da tutta la piazza, senza distinzioni.

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