lo spunto

Bologna da cinema. Il Dall’Ara canta e sogna

Il Bologna viaggia sulle ali dell'entusiasmo, ma fa bene Italiano a mantenere la barra dritta. Un cinema spettacolare e un cast di eccezione: il Dall'Ara è un teatro perfetto
Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 
Bologna da cinema. Il Dall’Ara canta e sogna- immagine 1

Il finale è stato un canto. Sia in campo, con una prestazione di qualità debordante, sia sugli spalti. Il Dall'Ara canta 'siete al cinema' ed effettivamente mai coro fu più azzeccato. Quello che sta mandando in onda Vincenzo Italiano è un bel film, con una sceneggiatura addirittura migliore di quella della prima uscita. Il precedente regista, cioè Thiago Motta, è dimenticato. L'apoteosi è il quinto gol e l'azione da cui nasce, ovvero un sortilegio di passaggi che imbambola il povero Tchaouna, incolpevole protagonista di un ciak di estrema qualità che verrà proposto e riproposto. Come si dice in questi casi: buona la prima. Il Bologna in casa è una macchina perfetta, ha cavalli nel propulsore ma gli ingegneri hanno messo anche della qualità, delle soluzioni efficaci, a differenza dei primi vagiti della Ferrari, e il rendimento vale oggi la Champions League, quantomeno per intensità e proposta del gioco. Mai visto niente di così europeo e di così nitidamente internazionale come la partita di oggi, chiusa con un diluvio di gol a una diretta concorrente.