Vincenzo Italiano ci è andato vicinissimo dallo sgambetto al proprio collega; è arrivato a 4 minuti dal triplice fischio, quando Miranda non pressato, invece di fare melina con un passaggio arretrato o comunque meno complicato, ha pensato di scaricare in orizzontale ad Iling Junior appena entrato in campo. Da lì è nato il contropiede che ha portato al pareggio bianconero. Un’ingenuità costata 2 punti nel bel mezzo di una partita giocata da grande squadra. Italiano l’ha preparata uomo contro uomo, con Lucumì che seguiva Vlahovic anche quando arretrava nella propria metà campo. Pressing altissimo quasi a non far girare l’avversario di turno, palla al piede. Tatticamente, Italiano ha preparato meglio la partita, con scelte anche audaci ma che lo hanno premiato. Holm titolare, oltre a Dominguez al posto dell’ex di turno Iling o di Karlsson, con sete di rivincita su Thiago Motta. In settimana se n’era tanto parlato di un possibile impiego dello svedese, con possibili motivazioni a giocare un grande match. Proprio Holm, calibra un filtrante al bacio per Ndoye che di destro, sul proprio piede e sulla sua fascia preferita, fredda Perin. Freuler e Pobega fanno buona guardia davanti alla difesa e vincono i duelli con Fagioli e Locatelli. Lo stesso Pobega nella ripresa, porta il Bologna sul 2-0, grazie ad una palla magica, servita di tacco da Castro. Oltre alle 2 reti rossoblu, un palo di Ndoye ed un paio di falli da cartellino rosso o arancione non sanzionati dall’arbitro. Peccato, perché con 24 punti e con una partita da recuperare, il Bologna avrebbe scavalcato proprio il Milan al settimo posto e si sarebbe avvicinato alla Juve a 2 punti di distanza.
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