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Bologna bello e forte: bello perché aldilà del gioco, è bello vedere questa squadra così unita, con i giocatori che pensano prima al collettivo e solo poi, alla giocata personale. A fine partita si divertono in qualche gag davanti alle telecamere e con dei fermo immagine davanti ai tifosi. Forte perché venire a Venezia e vincere non era affatto facile, citofonare Lazio e Napoli. Le insidie alla vigilia erano tante e anche in conferenza stampa pre partita si era tanto parlato di questo. C’è parecchia qualità e anche quantità in questa rosa. Lo stesso Pedrola, ha fatto vedere 10 minuti di ottima fattura, un altro esterno che potrà dare il suo contributo nelle rotazioni tanto care al mister, un po’ per far rifiatare i giocatori in un ruolo molto dispendioso e un po’ per non dare mai troppi punti di riferimento all’avversario di turno. Ora testa all’Empoli, per la prima semifinale di andata, al Castellani. Domani si capirà se Castro potrà almeno essere fra i convocati e con De Silvestri che dovrebbe aver smaltito l'influenza. Da valutare anche Lykogiannis. Con un finale così denso di appuntamenti, col sogno della Coppa Italia e col trittico Napoli, Atalanta ed Inter, in ordine rigorosamente cronologico, serve abbondanza in tutti i ruoli. Juventus e Roma hanno vinto con lo stesso risultato del Bologna ed oggi ci sono 2 match che ci riguardano da vicino, Fiorentina-Atalanta e Napoli-Milan. Godiamoci la quinta vittoria consecutiva, il secondo clean sheet di fila e il quarto posto, in attesa di ospitare il Napoli fra otto giorni ma prima, l’appuntamento di martedì sera da non fallire ad Empoli. Sognare si sa, non costa nulla.

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