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Arnautovic ha ridato la verticalità che tanto mancava a Thiago Motta

Redazione TuttoBolognaWeb

L'identità del gioco del Bologna ha potuto esprimere come meglio poteva. Il modulo che si evince dal primo tempo di Thiago Motta è un 4-3-3, o 4-1-2-3. Di stampo chiaramente offensivo. Nel secondo tempo è ancora più evidente la tendenza a isolare Schouten (30) e a lanciare Dominguez (8) e Ferguson (19) nei corridoi alle spalle di Arnautovic (9). Le sostituzioni di Sansone (10), De Silvestri (29), Medel (17), Aebischer (20) e Moro (6) non cambiano sostanzialmente nulla dell'assetto tattico. Non ce n'era bisogno.

Qui sotto in fase di possesso, dunque generalmente in transizioni offensive. La Cremonese ci ha anche provato a scalfire il fortino di Skorupski, ma a parte un bel goal di Ciofani non ha cavato molto altro. Soprattutto nel primo tempo, Cambiaso (50) si è comportato ancora da falso terzino, o da doppio pivot di centrocampo assieme a Schouten (30). Ancora, notiamo un Barrow (99) molto più stretto nel secondo tempo, quasi al fianco di Dominguez (8).

In fase difensiva, il Bologna non snatura il chiarissimo 4-1-2-3. Soprattutto nel primo tempo. Nel secondo tempo, in parte anche a causa delle sostituzioni, il baricentro si abbassa di qualche metro. Soprattutto nella catena di destra De Silvestri-Aebischer, che ha sostituito interamente quella titolare, la Posch-Orsolini.

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