Abbattuto il muro giallo: è la notte da Champions del Bologna

Italiano sognava questa vittoria per vedere l'effetto che faceva, sentire il calore del Dall'Ara, annusare cosa significa vincere in Champions e vedere che spinta può dare per il futuro. Eccola, Vincenzo, è arrivata e avrai goduto della risposta di un tifo encomiabile, come piace a te, che sei sanguigno e che fai Italiano di cognome pur essendo nato in Germania. Tutto, alla fine, torna. E allora, caro mister, siccome hai trovato questa sintonia con l'ambiente, hai capito come si entra nel cuore di un bolognese, prova a pensare che pure qui si può costruire un ciclo lungo senza sentire troppo le sirene delle big, che se continuerai così arriveranno. Ma non sono discorsi da fare oggi, perché è il momento di godere, stavolta con l'accento giusto (Motta va accantonato anche sui vocaboli), di un successo che rinsalda il ranking, può sempre servire per ritornarci, e rende sempre più viva la fiamma di una squadra che è immagine e somiglianza di piazza e mister. E' la sera dei miracoli, si muove la città. Il muro giallo è meno giallo, ma il rossoblù è più acceso che mai.