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Il Bologna narcisista che non ti aspetti

Redazione TuttoBolognaWeb

 

Sinisa in conferenza stampa era visibilmente contrariato. È stanco di vedere la propria squadra saper giocare un buon calcio e raccogliere la miseria di 34 punti in 30 partite. Non si può continuare a stare dietro a Sassuolo e Verona. La prossima settimana, Saputo dopo oltre un anno, dovrebbe finalmente atterrare a Bologna. 3 i temi da affrontare: il restyling dello stadio, la permanenza o meno di Mihajlovic e il mercato estivo. Società e mister, decidano entro un mese il proprio futuro perché il mercato andrà affrontato in base alle richieste del mister e si sa che prima si hanno le idee chiare su chi puntare e meglio è. Il vero salto di qualità, per un motivo o per un altro è mancato. Servono 2-3 elementi di qualità, uno per reparto anche se la vera priorità, sarà la punta centrale, quella che per esempio, dentro all’area, avrebbe potuto concretizzare almeno un paio di occasioni contro la Roma. Mihajlovic ha un contratto che lo lega fino al 2023 a 2 milioni di euro netti a stagione. Solo 4 mister percepiscono più di Sinisa; Conte 12 milioni, Fonseca 2,5, Pioli e Gasperini 2,3. Pirlo alla sua prima esperienza alla Juve percepisce 1,8 milioni e per esempio Prandelli, 600 mila euro. Il Bologna con 8 milioni lordi in 2 anni solo per il mister serbo, non sarà così autolesionista da sollevare dall’incarico Miha. Qualora dovesse partire, sarà dovuto all’effetto domino di qualche cambio di panchina in altre società e magari liberarsi una panca a Sinisa particolarmente gradita. A Bologna il mister serbo sta bene, è riconoscente a questa città e a questi tifosi. È consapevole che il salto di qualità che si voleva fare nella stagione 2019-20 con parecchi innesti di qualità e in prospettiva, è naufragato causa suoi stessi problemi di salute a tutti noti e poi ci si è messo il Covid a destabilizzare questa stagione. L’ Atalanta però, continua a fare i suoi campionati di vertice, Sassuolo e Verona non sembrano avere più del Bologna in termini di organico e forza societaria. Ecco che la prossima stagione, non dovranno più esserci alibi. Dovesse restare Sinisa, sarà solo per la garanzia di far fare a questo Bologna, il benedetto salto di qualità. Diversamente, farà di tutto per cambiare aria. Nel frattempo, resta scolpito nella roccia, questo Bologna narcisista che non ti aspetti e che già contro lo Spezia, dovrà riscattarsi e non specchiarsi.

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