lo spunto

Dallinga Z

L'olandese manda in alto il Bologna, che ora ha un obiettivo chiaro: l'Europa. Italiano ha forgiato la squadra che voleva e la Champions ha aiutato
Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 
Dallinga Z- immagine 1

Se avessimo fatto una previsione 'Castro sbaglierà un rigore ma Dallinga ci farà vincere a Torino', in molti ci avrebbero detto di smettere di con fumo o alcool e probabilmente sarebbe arrivato Matteo Salvini a toglierci la patente. Invece, è andata proprio così. Dallinga si trasforma da brutto anatroccolo a cigno, oppure se volete in supereroe robotizzato e che potremo chiamare Dallinga Z. Il suo pugno rotante è arrivato attorno al 70' di una partita difficile e inficiata da un rigore sbagliato in avvio, uno di quelli che poi ti fa pensare 'ora lo prendiamo noi, il gol'. Ma questo Bologna di Italiano ha ritrovato sette vite e anche nelle partite più spigolose, sporcate, con poca qualità, trova le contromisure. Decisivi i cambi del mister, sia quelli dell'intervallo sia quelli successivi, e così a dare tre punti europei ci ha pensato l'oggetto misterioso, l'ufo atterrato qui dalla Francia e che non fa trapelare emozioni, quel Dallinga da tutti criticato e bistrattato e che ha battuto l'Ozone B3 (uno dei nemici del Mazinga vero), potendo finalmente esultare per un gol regolare.

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