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Bologna, dov’eri finito?

Manuel Minguzzi

Veniamo a Sinisa e ai suoi uomini. Che la squadra abbia giocato anche per lui è palese nonostante la stagione sotto tono e il periodo acuto di involuzione che è maturato nel 2022. I rapporti interni sono una cosa, quello che riesce o non riesce in campo un'altra. Una reazione così, dopo mesi passati più che altro a disperare per quello che il Bologna faceva fatica a fare, ha una matrice ed è chiara: sta nella stanza di ospedale del mister. Poi certo, questo non impedisce di criticare il Mihajlovic tecnico, come lui ci ha chiesto, ma ci consente di parlare di quello che va al di fuori di un rettangolo verde, e su questo a San Siro si è vista la massima espressione del Bologna. Per quanto riguarda il Sinisa allenatore, potremmo dire tante cose, partendo dall'esclusione di Aebischer fino a qui, ma oggi è tempo di goderci, per una sera, un Bologna che non si è prestato al fianco delle critiche. E' poco, forse, ma disegna lo spessore umano di uno spogliatoio sano e l'alto profilo professionale dello staff tecnico. Partendo da De Leo, che quando è chiamato a parlare alla stampa trova sempre le parole giuste adattate al momento e al contesto. Bravi tutti.