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La partita del vorrei ma non riesco (anche per gli episodi arbitrali)

Bologna spuntato e con spreco di potenziale: a Salerno la vittoria era possibilissima e c'è aria di due punti persi

Manuel Minguzzi

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Il Bologna muove a piccoli passi la classifica, ma se vorrà tenersi in lotta per il settimo posto dovrà tornare a fare punti pesanti. E a Salerno si sarebbero potuti fare, soprattutto alla luce di un primo tempo sostanzialmente comandato ma latitante in zona gol tra scelte sbagliate, errori tecnici e poco cinismo. Infatti a portare a casa il pareggio sono stati un mediano, Ferguson, e un terzino, Lykogiannis, peraltro da subentrante dopo l'infortunio di Cambiaso. La domanda sorge spontanea: perché precludersi la possibilità di schierare il massimo della qualità? Basti pensare che il Bologna è riuscito a segnare due gol e a pareggiare la partita con due soli tiri in porta. Massima produzione si direbbe, invece no. La prima frazione avrebbe trovato probabilmente un risultato diverso alla luce della manovra rossoblù e delle mezze occasioni sprecate, con un Barrow che prima punta non è, infatti è tornato evanescente, e un'ala che ala non è, cioè quel Michel Aebischer che appare un mezzofondista prestato al calcio. La partita del Bologna si è basata sulle possibili occasioni e non sulle occasioni vere e proprie.