Una finale tanto attesa, ma senza averla guardata: ecco ’53’ Ndoye’, il libro di Leo Vicari

'Volevo così tanto una finale di Coppa Italia del Bologna, da giurare che non l'avrei vista. In fondo, quando mai sarebbe successo?…' scrive Leo Vicari, autore di '53' Ndoye. Bologna, una coppa e una promessa' il suo nuovo libro edito da Minerva.

Una promessa, una scritta sul muro, una data che rimarrà nella storia e attorno alla quale si intreccia la vita vera, quella di tutti i giorni che 'no, non avanti, ma continua'. La scritta è quella in via del Pratello, ovvero il minuto e il marcatore decisivo della finale di Coppa Italia tra Bologna e Milan, quella tanto attesa da Vicari, che però ha deciso di non vederla mantenendo fede a una promessa fatta. Poi, una carrellata di disfatte nella coppa nazionale a tinte rossoblù decisamente sbiadite, tante partite dimenticate, soprattutto una con 1418 spettatori, ma anche un racconto improntato sulla nostra essenza, fatta di gioie e di demoni, di colpi duri che a volte il calcio sa placare. E prima e dopo quella giornata del 14 maggio, in cui il contapassi di Vicari sarà schizzato alle stelle, c'è tutto quello che accade nelle nostre vite sportive e non, c'è il racconto di qualcosa che viene da dentro e che riguarda il calcio ma non solo. C'è dunque un libro, che ha come titolo quella scritta sul muro e che esce il 5 novembre (online già disponibile).

m. min.