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Il Bologna assalta la ripresa con grande piglio, coraggio, ma arriva una nuova doccia fredda quando Duda provoca Pobega, colpendolo, poi la reazione è punita da Ayroldi che sceglie il rosso per il mediano rossoblù e non per il veronese. Nonostante l’inferiorità numerica il Bologna continua ad arrembare e assaltare, ma Montipò si erge baluardo parando più o meno tutto, Odgaard e Dominguez ci provano da fuori con il portiere protagonista. La partita si incattivisce, Ayroldi non sa tenerla e fioccano gialli senza criterio, compreso un fischio con il Bologna che viaggia verso l’area quando l’arbitro sceglie di non dare vantaggio, togliendo di fatto una occasione da gol. Il pareggio, però, arriva lo stesso. Lo propizia Odgaard con una splendida punizione che sbatte sul palo, ma c’è Dominguez ben appostato per il tap in vincente. Non finiscono di spingere i rossoblù nonostante l’inferiorità, pur rischiando qualcosa dietro, ma c’è sempre Montipò a fermare Dominguez. Le partite di questo tipo hanno sempre un epilogo amaro, quelle che hai in mano e in un modo o nell’altro le cestini. La fortuna premia dunque l’Hellas, con Duda che disegna una parabola dalla trequarti e pesca la fortuita deviazione di Castro nella propria porta. I rossoblù ci provano ancora nel recupero, con un episodio da moviola in area su Castro, ma Ayroldi decide che non è serata. E’ la beffa finale di un 2024 che si è chiuso come peggio non si poteva.

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