news

Un anno di Thiago – Record, gioco ed entusiasmo: così Motta ha rivoluzionato il Bologna

Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

Il Bologna aveva dunque cambiato registro, passando dalla difesa a tre di Mihajlovic a quella a quattro di Motta, con uno stravolgimento delle gerarchie come si evince dalla formazione di Sinisa a La Spezia. Era questa: Soumaoro, Medel e Lucumi dietro, De Silvestri e Lykogiannis esterni di centrocampo, Moro e Schouten in mezzo, mentre davanti Barrow a sostegno di Orsolini e Arnautovic. Con Motta via ai primi cambiamenti, dentro Ferguson, che era squalificato per le prime due giornate, e Posch, arrivato sulla fine del mercato, nel ruolo di terzino destro, e in generale meno spazio per qualche senatore come Medel e Soriano, finanche Arnautovic nei giorni degli infortuni e delle polemiche nel ritorno. Il primo successo di Thiago arrivò in una partita poco considerata da tutti, la Coppa Italia con il Cagliari, ma propedeutica alla cavalcata in campionato con i tre punti con il Lecce, dove partì la vera risalita del Bologna, rinsaldati da altri due successi (Monza e Torino) per arrivare alla sosta sereni con il netto 3-0 sul Sassuolo. Il girone di ritorno, invece, non ha bisogno di essere ricordato, con tutte le big fermate, i preziosi successi con Atalanta e Inter, i pareggi contro Milan, Lazio, Roma, Juventus e Napoli a suggellare una stagione con il record di punti, 54, e una media made in Motta di 1.5 a gara. A fine campionato lo score di Thiago reciterà 13 vittorie, 9 pareggi e 10 sconfitte con 48 punti raggranellati in 32 partite, ma escludendo le prime 4 partite di transizione il tecnico ha conquistato 46 punti in 28 partite con una media di 1,66 a gara. Non solo, nelle ultime 20 giornate di campionato il Bologna ha ottenuto 32 punti con il sesto posto in classifica, piena Europa League, e a tre punti dalla Champions League. Un mondo nuovo.

tutte le notizie di