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Stessa storia, stesso posto: il Bologna è al minimo sindacale

Manuel Minguzzi

Veniamo al mister, che ormai nel post partita produce la solita litania basata sul 'noi sfortunati, loro un tiro in porta noi cinque occasioni'. Da un lato concordo con Sinisa sulla necessità di migliorare la squadra se si vuole rendere il Bologna squadra da una sessantina di punti (stile Sassuolo), ma dall'altro è lecito aspettarsi di più anche con gli attuali effettivi. Mancano due partite, possono ancora arrivare sei punti, ma i 40 attuali dopo 36 partite disegnano una stagione dove, anche dalla panchina, si sarebbe potuto fare di più. Sabatini qualche settimana fa disse che il finale di stagione avrebbe tarato le decisioni sulla permanenza o meno di determinati giocatori, ma alla luce dell'anonimato in cui è caduto il Bfc forse servirebbe una mezza rivoluzione. Non sarà così visto il mercato povero, ma la sensazione è che, nonostante un rendimento sotto le aspettative, il massimo dal punto di vista tecnico e mentale non sia poi così lontano per questo gruppo che avrebbe bisogno di essere implementato con un giocatore di valore per ruolo. Finale amaro anche se dovesse esserci un sussulto nelle ultime due, e per davvero si alimenta la voglia che questo campionato finisca in fretta. Concetto che tra l'altro Sinisa disse pure l'anno scorso. Insomma, stessa storia.