Italiano rilancia Rowe in avanti a completare il reparto con Orsolini, Odgaard e Castro. Nel Parma confermata la coppia Cutrone-Pellegrino in un 4-4-2 con Bernabè a svariare. La partita si apre sotto forma di incubo per il Bologna che subisce gol dopo venti secondi. Basta un rilancio di Suzuki verso l’area, una mischia, una piccola disattenzione tra Lucumi e Miranda, per il destro di prima intenzione di Bernabè che fa esplodere il Tardini. Il Bologna, almeno, ha il merito di non perdersi d’animo reagisce, prima con una girata sporca di Orsolini verso Odgaard, colpo di testa fuori, poi con una fuga dello stesso numero sette, propiziata da Santi, per il sinistro incredibilmente a lato. Poco dopo, invece, il rischio del secondo con la percussione incontrastata di Britschgi che scarica il destro sulla traversa a Skorupski battuto. Passata la paura, impatta il Bologna al 17’. Stavolta Orsolini ha la visione giusta a premiare la sovrapposizione di Holm che è abile a pescare Castro a centro area. I rossoblù, oggi ancora in tiffany, prendono in mano la partita ma Castro cestina il potenziale vantaggio dopo imbeccata di Pobega. Nel frattempo, Ordonez era stato ammonito per una trattenuta sul vertice destro nei confronti di Holm e a metà tempo si ripete, stavolta da dietro su Odgaard in proiezione sulla trequarti. Forse Bonacina un po’ fiscale, fatto sta che il Parma resta in dieci. Cuesta è anche sfortunato perché si fanno male Circati ed Estevez, oggi alla centesima con i ducali, mentre il Bologna ha l’ultima chance con Rowe, in sgroppata solitaria fino al destro che sfila sul fondo.
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