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A Monza con il primo vero turnover stagionale

di Gionni Forlenza
Redazione TuttoBolognaWeb
Forlenza

Mercoledì scorso al Dall’Ara, è andato in archivio l’esordio del Bologna in Champions League, a distanza di 60 anni. È stato un esordio in agrodolce, contro gli ucraini dello Shakhtar Donestsk, bagnato da una pioggia a tratti battente e da oltre 26000 spettatori, un pelo meno rispetto le attese ma il maltempo, ha inficiato la massiccia affluenza del pubblico, alla prima delle 8 partite nella massima competizione europea per club. Un Bologna che dopo il cerimoniale iniziale, è partito contratto, forse anche con un pizzico di emozione addosso, così da rischiare subito di capitolare, grazie ad un netto rigore assegnato dall’arbitro Saggi agli ucraini e con Skorupski bravissimo a parare il tiro dagli undici metri,  calciato da Sudakov, mister 35 milioni, il più costoso e talentuoso giocatore dello Shakhtar. I rossoblu poi, hanno avuto buone occasioni per portare a casa la vittoria, due in particolare ma prima Castro e poi Fabbian, non sono stati bravi a finalizzare davanti al portiere avversario. Peccato, con i 3 punti, sarebbe stata un’altra partenza. Un Bologna che non ha giocato malissimo ma neanche benissimo. Tra il malino e il benino sono certo che andiamo a prendere la maggior parte delle opinioni dei tifosi e addetti stampa. Con un pizzico di qualità in più in attacco, questa partita si sarebbe vinta. Lo Shakhtar in difesa, ha mostrato qualche lacuna; probabilmente è anche  mancato qualche automatismo della squadra, non ancora oliato al punto giusto.

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