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Ad inizio ripresa non succede granché, il Verona prova certo a pressare ma il Bologna controlla abbastanza bene la partita e grosse occasioni non ce ne sono. I rossoblù sono comunque bravi a metterla in cassaforte al 63’ quando Moro, il migliore, mette in porta Ndoye che trova la deviazione di Perilli, ma arriva come un falco Van Hooijdonk per il 2-0. Anche l’olandese, a modo suo, ha mandato un segnale, ma togliere il posto a Zirkee è pressoché impossibile. Parte poi la girandola di cambi, nel Bologna Freuler e Urbanski, ed è proprio il polacco a propiziare l’altro episodio che chiude la contesa: lancio in verticale per Fabbian che è trattenuto da Serdar da ultimo uomo. Rosso. Partita allora in discesa, con Baroni che ruota i suoi inserendo Saponara e Ngonge, mentre Motta dà spazio a Lykogiannis e Corazza. C’è tempo per un destro di Fabbian che va vicino al gol, ma la partita è sostanzialmente in ghiaccio e ci si trascina, sotto i soliti canti della curva, verso il novantesimo. Il Bologna vola dunque agli ottavi per affrontare l'Inter a San Siro e cercare un colpaccio finora mai riuscito in epoca recente ai rossoblù, sempre fermati prima dei quarti. Lì, certo, si tareranno le reali ambizioni del Bologna in Coppa Italia.

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