Non solo la vittoria in Coppa Italia, ma anche il prestigio raggiunto con la vittoria in Champions League sul Borussia Dortmund e le imprese del Bologna di Italiano durante la stagione: il Nettuno d'Oro racchiude una stagione esemplare.
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Italiano riceve il Nettuno d’Oro: “Un onore immenso”
'Il Bologna Fc 1909 ha conquistato la Coppa Italia 2024/2025 dopo 51 anni, trofeo che dà diritto al club di disputare l'Uefa Europa League - si legge nelle motivazioni lette dell'assessora Li Calzi - Il Bologna ha ottenuto questo importante risultato in un anno in cui era chiamato a confermarsi dopo la qualificazione alla Champions League, con una squadra parzialmente rinnovata alla cui guida era arrivato un nuovo allenatore: Vincenzo Italiano'. Non era semplice per il neo mister sostituire Thiago Motta, motivo in più per rimarcare la grande stagione sportiva disputata: 'Una sfida non semplice - ancora nelle motivazioni - Con il campionato iniziato il 18 agosto con davanti 38 partite di Serie A, 8 di Champions e la Coppa Italia. Il tutto con l'obiettivo, se non di fare meglio, almeno di confermare l'amata magica 2023/2024. Vincenzo Italiano ha saputo fare tutto questo, ha guidato la squadra nella doppia avventura, portando il Bologna Calcio a essere applaudito e rispettato in stadi come Anfield, fino alla vittoria casalinga in rimonta contro il Borussia Dortmund'. E poi, si arriva al trionfo in Coppa Italia: 'Mister Italiano ha portato la squadra a essere rispettata e temuta su ogni campo, fino alla notte magica del 14 maggio 2025 a Roma. Quella era la notte del tutto o niente, a Roma un filo invisibile univa passato e presente. Un esodo di trentamila bolognesi che si sono riversati a Roma, per una festa partita da Ponte Milvio fino allo stadio Olimpico. Vincenzo Italiano, Joey Saputo e l'intera società, i tifosi, in quella notte sono diventata una cosa sola: la comunità di Bologna. Quella comunità ha fatto sì che allo stadio Olimpico, nelle case, nei locali, tre generazioni di tifosi si siano abbracciate. In tanti hanno dedicato la vittoria a nonni, genitori e amici che non ci sono più. E questo perché Bologna è una città che ti resta attaccata come una maglia, non dimentica le persone'.

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