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De Rossi deve cambiare qualcosa e lo fa con un triplo cambio propizia, perché è soprattutto l'ingresso di Azmoun a cambiare momentaneamente l'inerzia e subito il neo entrato piazza il gol con un triplo tentativo ravvicinato, i primi due Skorupski li aveva parati. Uno-due al 56'. E' il momento più difficile per il Bologna perché l'Olimpico si accende e la Roma è trascinata dal calore del pubblico. Ci prova Paredes dalla distanza, ma vola Skorupski. Posch ci mette anche la faccia su un siluro di El Shaarawy che l'austriaco salva sulla linea. E' il sintomo dello spirito della squadra. E' il forcing Roma, ma tutto viene silenziato al 65' con una pressione ben fatta del Bologna che strappa palla a Dybala con Freuler, poi Zirkzee illumina per Saelemaekers che sceglie l'opzione più difficile, lo scavetto, per battere Svilar: 1-3. I rossoblù registrano anche problemi muscolari per Zirkzee, dentro Castro, ed El Azzouzi, dentro Urbanski, così Motta va con i carri armati e mette anche De Silvestri, Fabbian e Kristiansen per difendere il risultato nell'ultimo quarto d'ora. La Roma arremba, ma con poche idee se non qualche pallone alto, dove giganteggia Lucumi, mentre Pellegrini e Dybala sparano alto l'occasione che poteva riaprirla, così il Bologna resiste e al quinto di recupero Maresca fischia la fine. Esplodono i tremila giunti a Roma che festeggiano assieme alla squadra con tanto di dedica a Ferguson. I rossoblù volano a 62 punti in classifica e staccano la Roma di sette lunghezze, il 25 aprile gli ultimi 20 minuti di Udine, e di otto l'Atalanta. Che serata.

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