La ripresa è meno emozionante, anche se l’apertura vede un diagonale immediato di Kyriakopoulos che sfila a lato di poco. A prendere i taccuini nel secondo tempo sono i cambi, Motta getta nella mischia Zirkzee - ancora zero minuti per Arnautovic - Medel, Pyythia e Soriano, mentre Sarri opta per Basic e Cancellieri. La partita non si sblocca, il Bologna è più basso nella ripresa ma la Lazio non ha il guizzo giusto per trovare un possesso palla meno sterile e più ficcante. Succede oggettivamente poco, le squadre restano corte e compatte e non concedono spazi né tra le linee né in profondità. Il brivido vero, forse l’unico della seconda frazione, è un siluro di Barrow a otto dalla fine che sfiora il palo alla sinistra di Provedel battuto. Quasi gol. Appunto, quasi. Per il resto, la partita scorre via senza tanti sussulti, se non una mischia in area rossoblù al 90’ che Lucumi sbroglia come può. Il Bologna gioca un primo tempo migliore del secondo, ma resta a zero gol e porta a casa comunque un buon punto per muovere la classifica e salire a quota 36. La Lazio, invece, non approfitta pienamente del passo falso dell’Inter. Ora la Salernitana per i rossoblù sabato all’Arechi, per i biancocelesti Conference e derby.
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