Motta lancia le punte che ha, ovvero Van Hooijdonk al posto di Zirkzee squalificato, al suo fianco c’è Orsolini e a completare il tridente Urbanski. Ranieri si affida a Petagna in coppia con Sulemana. I rossoblù approcciano bene la sfida, con il solito possesso palla a schiacciare l’avversario nella propria metà campo. Di fatto il Cagliari la imposta come prevedibile: difesa e contropiede. Buona la manovra felsinea che apre la partita con la prima occasione frutto di un destro dalla distanza di Urbanski che Scuffet addomestica. Il Cagliari si vede poco ed è costretto alla palla lunga e pedalare oppure a invenzioni, come prova a fare Viola con un tiro da 40 metri che sfila alto. La supremazia rossoblù trova uno sbocco al 26’ con una bella azione in verticale. Posch pesca bene lo smarcamento di Orsolini, che resiste ad Augello, tiene la palla in campo di un soffio e deposita in rete il vantaggio. Il check del Var conferma: tutto regolare. Purtroppo dura poco, perché alla prima vera occasione cagliaritana arriva il pari. Il giorno va segnato sul calendario perché arrivano i primi veri errori del campionato di Calafiori che si fa beffare da Petagna in verticale, poi Skorupski esce in maniera forse troppo precipitosa e l’attaccante ha vita facile a raggirarlo e depositare in rete: 1-1 al 32’. Nell’ultimo quarto di primo tempo succedono meno cose, il Cagliari prende maggior coraggio, anche se è nervoso e Manganiello ne ammonisce due, Nandez e Dossena, mentre il Bologna non ritrova più la fluidità di manovra di inizio partita.
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