Di Vaio: “Vogliamo cavalcare l’onda del quarto posto. Sartori? Amante delle partite live”

L'annata che per ora ha portato il Bologna al quarto posto parte da una sfuriata di Thiago Motta in quel di Utrecht dopo una amichevole estiva. Il Bologna aveva mezza squadra da costruire e il tecnico si era detto preoccupato, poi la cessione di tre pedine titolari e l'arrivo, sul finale, di tanti giocatori utili alla causa. Questo aspetto è stato chiesto a Di Vaio:

"Motta ha una personalità molto forte, ha le sue idee e ama esternarle - il pensiero di Di Vaio - Riesce ad arrivare al punto sia con noi che con i giocatori. Sapevamo ad agosto che non eravamo pronti, c'è stata una svolta basata sulle cessioni con Arnautovic, Schouten e Dominguez, ma poi siamo stati pronti a reinvestire prendendo Karlsson, Ndoye, Calafiori e Freuler. C'erano delle priorità che siamo riusciti a prendere e durante il mercato si sono aperte delle porte come quella di Fabbian, che abbiamo preso dopo che era saltata l'operazione con l'Inter. Noi crediamo fortemente in Motta e nel suo lavoro e è pienamente coinvolto nelle nostre scelte".