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Pian piano Italiano è riuscito a convincere tutti della bontà del suo lavoro, dando alla sua squadra un'identità chiara. Rimuovendo quelle dosi di superficialità e presunzione che avevano trovato spazio nella testa di qualche giocatore. Quello che è accaduto in questi ultimi 9 giorni non è frutto di un caso, ma di mesi di lavoro e sperimentazione. Sì perché in questi magici giorni, il Bologna ha ottenuto risultati in maniera diversa e sempre meritando. In alcuni casi anche sprecando tanto (vedi a Torino contro la Juve). Contro i bianconeri e contro il Benfica ha fatto due partite impostate sulla pressione alta e grande aggressività. Per una bella fetta di entrambe le partite questo ha permesso ai rossoblù di creare grandi difficoltà alle sue due avversarie. Con la Fiorentina invece vanno fatte altre riflessioni. Queste: dopo un primo tempo non brillante, condizionato anche all'infortunio di Ndoye, nel secondo tempo, con qualche aggiustamento (Ferguson sulla trequarti, Odgaard e Dominguez sugli esterni) il Bologna ha preso in mano la partita, riuscendo poi a trovare anche la zampata di Jens che ha portato la vittoria ai rossoblù. La prima contro una "big".

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