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Colpo Champions del Bologna: 0-2 a Napoli nel segno di Ndoye e Posch

Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

Prova a partire forte il Napoli nella ripresa, il Bologna soffre ma regge nonostante una manovra meno efficace e più farraginosa. I partenopei tentano di assaltare la porta, ma c’è un super Ravaglia che mura subito Politano e poi compie un miracolo su Osimhen. Calzona le tenta tutte e schiera l’artiglieria pesante con Ngonge che subito va sull’uno contro uno con Kristiansen. I rossoblù si chiudono dietro, c’è un doppio vantaggio da difendere e la fase di possesso, per una volta, può passare in secondo piano. Dalle parti di Meret il Bologna si vede poco, se non con un diagonale di Zirkzee che il portiere devia di piede e poi Orsolini, da poco entrato, non riesce a ribadire in rete. Motta registra anche l’infortunio di Joshua e tocca a Castro, mentre Calzona va anche con Simeone, Raspadori e Traore. Assalti partenopei, ma per lo più sono conclusioni centrali e Ravaglia fa buona guardia senza scomporsi. Il cronometro sembra eterno e gli ultimi venti minuti durano il doppio nella testa dei tifosi rossoblù, non per i mille al Maradona che cantano a squarcia gola e si sentono solo loro. La spinta partenopea si affievolisce nel finale e il Bologna ha vita più facile a tenere il sacco che può valere la Champions e negli ultimi minuti sono Fabbian e Saelemaekers a ergersi a uomini di sostanza per cementare il risultato. Dopo quattro di recupero Pairetto fischia la fine ed è festa ed emozione. Se domani la Roma non vince a Bergamo è Champions.


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