Castro e Iling salvano il Bologna dal tracollo: 2-2 a Como

Italiano cambia all’intervallo sostituendo uno dei peggiori, Aebischer, per far posto a Fabbian e il Bologna prova a dare l’impressione di provarci, ma dura poco. C’è un corner di Miranda per la testa di Dallinga, ma la traiettoria colpisce la figura di Beukema davanti alla porta. Quando piove poi grandina. Fabbian riesce a dare presenza in area, ma manca la manovra a corollario per portare la palla dove serve e così le occasioni latitano. Come la difesa, totalmente disallineata e deconcentrata quando Cutrone, con Beukema alto, si infila in contropiede bruciando Miranda e Skorupski: 2-0 al 54’. Spento subito il tentativo del Bologna. La fase centrale del secondo tempo è traumatica, il Bologna perde palloni a raffica e concede un numero non più precisato di ripartenze, tutte sciupate dal Como che spreca con Strefezza e Fodera. Italiano prova le carte Iling e Castro, Dallinga tra i peggiori, e quanto meno l’ex Juve riesce a dare energia: mossa decisiva. C’è un palo di Pobega attorno al 70’, ma è al 77’ che i rossoblù riescono a trovare il gol con un tiro deviato di Odgaard che premia la freddezza di Castro. Gli schemi finali sono palla a Iling per l’uno contro uno e il cross, tuttavia il Como contiene bene ed evita di farsi prendere dal panico dopo il gol subito. Belotti cestina il terzo di testa su sviluppi di una punizione da trequarti e salva il Bologna che riesce a trovare il guizzo al 92’, con nove di recupero a causa di una interruzione del collegamento Var dopo il raddoppio del Como. Il merito è di Castro, che merita di giocare titolare, bravo a difendere palla e a servire Iling che sforna il tiro a giro alla Orsolini: 2-2 al 92’. Negli ultimi minuti i rossoblù ci provano, ma alla rinfusa e un po’ buttando palla in area, infatti si creano mischie senza soluzione perché la reazione è nervosa e non col gioco. Alla fine, per come si era messa, il punto salva il Bologna ma non la prestazione. Servirà una riflessione