Il rapporto di Miroslav con il defunto padre, con un ricordo legato agli insegnamenti che gli ha lasciato
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Carlino – Il figlio di Mihajlovic: “Faccio l’allenatore come lui, è un modo per sentirlo vicino”
"Non era severo come padre, la vita l'ha forgiato: la guerra, la fuga da casa, dalla famiglia. I problemi ti cambiano, diventi un altro, ora me ne sono reso conto. Ma la sua durezza era una scorza che si è dovuto creare per andare avanti: papà dentro era buonissimo, il migliore di tutti. Poi, certo, metteva un po' di soggezione anche a me (sorride, ndr). Ricordo una volta, da piccolo, a scuola ne combinai una. A casa mi disse: vai in camera e sistemati. Arrivò e mi parlò faccia a faccia. Dopo quella conversazione, ero molto convinto a fare quello che mi chiedeva... Lui non ci ha mai imposto niente, ma sullo studio era intransigente. Quando ho smesso di giocare, mi ha detto: per me puoi lasciare, ma devi studiare. Infatti sto facendo Economia e management alla Luiss. Mi mancano solo cinque esami".
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