15 anni senza Giacomo Bulgarelli, la massima icona rossoblù

Bulgarelli nasceva come mezz'ala dalle spiccate doti realizzative (il suo score in rossoblù ammonta a 56 gol in 490 partite), ma durante la gestione storica di Fulvio Bernardini, diede sfoggio della sua versatilità tattica, reinventandosi come mediano con compiti di regia e formando uno dei reparti di centrocampo più forti della storia del calcio italiano insieme a Romano Fogli ed Helmut Haller. Il risultato fu veramente straordinario, con 'Giacomino' che ebbe modo di esprimersi al meglio delle sue qualità, in un ruolo che sotto alcuni punti di vista, in epoca odierna, avremmo definito con le caratteristiche del centrocampista box-to-box, ovvero quell'interprete capace di svolgere ogni singola mansione in mezzo al campo.

Quel reparto di centrocampo, insieme alla generale solidità di una squadra eccellente, fu uno degli ingredienti per il settimo ed ultimo scudetto della storia rossoblù, vinto a seguito della storica vittoria nello spareggio della Grande Inter di Helenio Herrera nel giugno del '64. E se ai tempi ci fossero i stati i premi della Lega Serie A come negli ultimi anni, non ci sarebbero stati proprio dubbi sul fatto che il titolo di MVP sarebbe spettato di diritto proprio a Bulgarelli, in quanto autore di una delle migliori stagioni mai fatte da un centrocampista italiano nella storia della Serie A.

Oltre alle straordinarie qualità come centrocampista, vi è anche la sua fase da libero difensivo nelle battute finali della sua carriera, quando ormai i crescenti problemi alle ginocchia ne avevano condizionato gravemente la mobilità, senza che però questi andassero a contaminare la sua eccezionale continuità di rendimento per la causa rossoblù.

Il ritratto del calciatore Giacomo Bulgarelli è quindi quello di un interprete eccezionale, versatile, carismatico, corretto in campo e fuori, che ha consentito al Bologna di consacrarsi come una delle principali contendenti allo scudetto per larga parte degli anni '60, contribuendo ai sogni della piazza rossoblù contro le Big "strisciate" del calcio italiano dell'epoca.