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Bologna, tutto in 48 ore: mercato sottotono. Guai non ascoltare Italiano

Redazione TuttoBolognaWeb

Le scommesse sui giovani si possono vincere e si possono perdere e qui Sartori, va detto che spesso le vince. Quest’anno, a mio modo di vedere, si poteva proseguire nell’ottica dei giovani, con future potenziali plusvalenze ma un paio di acquisti, anche qualcuno in più, andava fatto altresì in ottica Champions, con giocatori di qualità ed esperienza che potessero dare un contributo nell’immediato. A questo giro, più che sulla quantità, sarei andato sulla qualità: un paio di giovani come da copione e 2-3 elementi di livello, magari anche in prestito e poi a fine stagione, a bocce ferme, si ragionava sul da farsi, se proseguire assieme o se tornare al mittente. La base a livello numerico, non mancava; bisognava solo alzare la qualità. Difensore centrale ed attaccante andavano presi per garantire qualità nell’immediato. L’impressione è stata quella di aver acquistato giocatori non da prima o seconda scelta ma, tra un manipolo di opzioni, il giocatore che ha poi dato il benestare all’operazione. Miranda, Holm e Cambiaghi, sono con ogni probabilità stati scelti, tant’è che sono stati anche i primi ad arrivare, sicuramente anche Pobega. Tutti gli altri, giunti dopo aver ricevuto svariati no dalle società o dai giocatori. Dallinga è arrivato dopo che si era trattato Pavlidis e per un mesetto Ioannidis. Erlic, è arrivato dopo un blitz serale col Sassuolo. Dominguez va bene, potrà darci in futuro delle soddisfazioni ma per il presente, è pronto per dare il suo contributo? Iling Junior può essere una buona presa ma bisogna vedere quanto il ragazzo, riuscirà a calarsi nella realtà Bologna.

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