Bologna-Torino, l’amarcord

Il 6 aprile del 1947 il Bologna pareggiò per 1-1 al "Comunale" con il Torino e l'autore del gol rossoblù fu un certo Ferruccio Valcareggi al 4', al quale rispose il fiumano Ezio Loik per i granata segnando al 63'.

Il futuro Commissario Tecnico, nativo di Trieste, giocò per tre anni (1944-1947) sotto le Due Torri, collezionando 59 presenze e segnando 7 reti, conquistando inoltre la Coppa  Alta Italia l'anno precedente. Indossò inoltre le casacche di Triestina, Fiorentina e Milan (prima di approdare nel capoluogo emiliano) e Fiorentina, Vicenza, Lucchese, Brescia e Piombino.

Ritiratosi dal calcio giocato nel 1954, iniziò la carriera da allenatore, che lo portò a guidare gli azzurri all'Europeo italiano del 1968 e vinto proprio dai padroni di casa nella doppia finale contro la Jugoslavia: l'8 giugno 1968, allo stadio "Olimpico" di Roma, finì 1-1 (Angelo Domenghini rispose a Dragan Dzajic) dopo i tempi supplementari e, siccome non era ancora in pratica la regola dei calci di rigore per risolvere gli incontri, si andò alla ripetizione, che ebbe luogo due giorni dopo e vide l'affermazione italiana per 2-0 (Gigi Riva e Pietro Anastasi).

Valcareggi inoltre condusse i ragazzi azzurri ai mondiali messicani del 1970, centrando un prestigioso secondo posto alle spalle dello straripante Brasile dell'indimenticabile Pelè dopo la storica ed emozionante semifinale con la Germania Ovest (il celebre 4-3); sfortunatamente questa sua esperienza finirà con l'eliminazione nel gruppo eliminatorio del mondiale tedesco del 1974 per mano della Polonia.

Parlando invece del campionato 1946-47, esso fu vinto dal grande Torino, mentre il Bologna arrivò quinto e, fatto inusuale, una squadra retrocessa fu ripescata per meriti "patriottici": la Triestina, infatti, fu riammessa in Serie A a causa della contesa violenta con la Jugoslavia di Tito.

In quell'annata, inoltre, fece il suo esordio assoluto la Sampdoria, nata il 12 agosto 1946 dall'unione di Sampierdarenese e Andrea Doria.