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Bologna-Pescara, l’amarcord

Redazione TuttoBolognaWeb

L'11 giugno 1989 Bologna si affrontarono alla trentaduesima giornata in un autentico spareggio per non retrocedere e furono i padroni di casa felsinei ad aggiudicarsi l'incontro grazie ad un gol del centrocampista Angelo Alessio al 57', ribattendo a rete un tiro di Stringara sul quale Gatta “lisciò” facendosi sfuggire il pallone anziché trattenerlo.

Ma l'esultanza del pubblico di casa fu trattenuto per alcuni terribili istanti quando l'arbitro Lanese fischiò: Giuseppe “Pino” Lorenzo, dopo la segnatura, era andato a raccogliere il pallone, ricevendo in cambio un poco elegante calcio da Franco Marchegiani e rispondendo con una vigorosa testata, ricevendo quindi il rosso e l'uscita anticipata.

Quando tutto fu chiarito, il popolo rossoblù tornò ad esultare con Maifredi che a fine gara salutò e ringrazio a gran voce la tifoseria presente con la commozione e la gioia stampati in volto per una salvezza quasi matematica; fu infatti necessario un ultimo punticino alla giornata successiva e l'allenatore del Bologna ebbe la saggezza di dichiarare nel dopo-partita: “Manca ancora un punto e potrebbe anche bastare così, però non dobbiamo fare questi calcoli perché io ho in mente certa gente che faceva questi calcoli e adesso gioca in serie B”. Alla fine il Bologna ce la farà grazie appunto ad un pareggio per 0-0 a Firenze il 18 giugno, segnato dalla tragedia che colpì il tifoso bolognese Ivan Dall'Olio, all'epoca quattordicenne e alla sua prima trasferta, in compagnia di altri quattro amici. All'arrivo del treno a Rifredi, quartiere difficile del capoluogo toscano, un gruppetto di ragazzini tifosi della “viola” attacca il convoglio ed uno degli esagitati (un minorenne), scaglia una bottiglia molotov con uno dei vagoni e ben presto le fiamme aggrediscono i passeggeri. Sette di loro saranno colpiti, ma fu Dall'Olio ad essere il più danneggiato, con il 75% delle ustioni; trasportato successivamente con urgenza all'ospedale in condizioni atroci, riuscirà ad uscirne vivo. Successivamente, affronterà con forza alcune traversie, riuscendo anche a farsi ricostruire il volto deturpato (grazie anche agli incassi di un'amichevole disputata tra Fiorentina e Bologna nel 2003) e continuando ad andare allo Stadio con la sua consueta passione.

Tornando all'episodio del gol di Alessio e alla sua relativa “suspence”, circa vent'anni più tardi si ripeterà in occasione della partita Bologna-Lecce, 17 maggio 2009, quando una “zampata” di Sergio Volpi all'ultimo respiro farà sbocciare l'intero Stadio “Renato Dall'Ara” in un boato che racchiudeva novanta minuti di trepidante attesa per una vittoria che avrebbe regalato un altro tassello di importanza capitale per la salvezza. Proprio come nell'89, il grido troppo a lungo soffocato proruppe in una manifestazione di gioia suprema che fece unire l'intero popolo bolognese e, altra analogia, l'ambito traguardo della permanenza in Serie A di quell'anno permise al club emiliano di festeggiare i propri ottant'anni nel migliore dei modi nonché nella categoria appropriata, lo stesso fatto che si verificò nel 2009 grazie alla marcatura di Volpi. Come un ventennio prima, fu necessario un altro punto, conquistato sul campo del Chievo Verona con uno 0-0 (il maxi-esodo del 24 maggio 2009) e la corona finale all'ultima giornata vincendo sul Catania per 3-1 (31 maggio). Ma in palio, allora, c'era il Centenario, recante un prestigio unico, festeggiato splendidamente da una città intera.

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