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Bologna di amore pure a San Valentino: 2-0 alla Fiorentina e notte d’Europa

Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

Motta sorprende ancora e lancia in porta Ravaglia al posto di Skorupski, anche Calafiori si accomoda in panchina e gioca Lucumi, mentre davanti ci sono Orsolini e Saelemaekers a supporto di Zirkzee. Italiano lancia Ikone e Gonzalez a sostegno di Belotti e in mezzo torna titolare Bonaventura.

Il Bologna approccia bene la gara anche se la prima conclusione è di Ikone su imbeccata di Belotti, palla sull’esterno della rete. I rossoblù salgono di colpi col passare dei minuti e prendono in mano con decisione la partita, prima c’è un centro di Saelemaekers che Zirkzee cestina con un improvvido tacco, poi una uscita da basso magistrale porta Orsolini all’uno contro uno ma il sinistro a giro è fuori. E’ comunque il preludio al gol che arriva al 12’ con un’altra azione di qualità. Ferguson sventaglia per Orso che si invola nuovamente sul centro destra e stavolta il sinistro è preciso e si infila nell’angolino basso. Tripudio al Dall’Ara. C’è tanto Bologna in campo e la Fiorentina si vede solo sugli errori rossoblù: ne arriva uno poco dopo il gol del vantaggio con Bonaventura che ne approfitta per il sinistro dal limite deviato da Ravaglia. Motta ha studiato bene come aprire la difesa viola, il fraseggio dal basso richiama il pressing, poi in un amen si apre sull’esterno come a metà tempo quando si invola Saelemaekers per il destro centrale. C’è ancora Bologna in campo e il belga disegna calcio: filtrante per Zirkzee che spara fuori da posizione defilata. I rossoblù trovano anche il raddoppio al 38’, ma è annullato. Posch si guadagna una buona punizione dal vertice destro dopo un’altra bella uscita difensiva e Orsolini inganna Terracciano sul suo palo, ma c’è il check del Var che porta Chiffi al monitor per il presunto fuorigioco attivo dell’austriaco. Dubbi al Dall’Ara per mezzo braccio in fuorigioco. L’urlo rimane strozzato tra l’incredulità generale.

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