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Belinelli: “Le critiche mi caricano. Vogliamo vincere la Coppa Italia”

Redazione TuttoBolognaWeb

Quando si è innamorati di uno sport, non poterlo praticare forse è il dolore più grande. Esserci sempre, per il gioco e per sé stessi. Lo stesso vale anche per Belinelli, che non nasconde la propria sofferenza quando si trova lontano dal parquet:

"Odio quando non posso giocare, perché sto male e soffro. Io amo il basket, il confronto, la sfida, il potermi allenare. Adesso mi sento bene: ho cura del mio corpo, faccio una vita semplice e umile. Sto a casa con mia moglie Martina e mia figlia Nina Sophie. Quello che sono ora lo devo anche alla famiglia, ai compagni, al mio club. Il basket mi ha dato tanto, dentro e fuori dal parquet. Soprattutto quando ero da solo negli USA, mi ha costruito come persona. È stato importante anche ascoltare i consigli che mi hanno dato i miei mentori e i miei compagni di squadra. Cerco di essere un buon esempio, d'altronde è questo che richiede il mio ruolo di capitano".