Vige dunque la democrazia 'mottiana' tutti sono uguali e il nome dietro la maglia non conta.
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Bazzani: “Per Motta tutti sono uguali, compreso Arnautovic”
"Serve convincersi di una cosa: Motta tratta tutti allo stesso modo - ancora Bazzani - Si può condividere o no, ma serve farsene una ragione e Arnautovic è trattato come qualsiasi altro giocatore. Nel momento in cui dà garanzie lo convoca e il nome e la carriera non danno un vantaggio. Si poteva fargli assaporare il campo? Sì, ma Motta lo vede quotidianamente ed è lì per fare delle scelte. Motta è stato coerente dall'inizio alla fine, ha fatto giocare quelli che hanno dato maggiori garanzie. Il gruppo funziona, va a tremila e le scelte sono fatte sulla base di quello che vede".
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