Analisi tattica: la Juventus di Allegri

La fase di possesso palla dei bianconeri denota l'intenzione di far cominciare l'azione sempre dal basso. L'acquisto estivo di Szczesny, oltre a far rifiatare Buffon, permette alla Juventus maggiore fluidità nel far partire l'azione, in quanto il portiere polacco ha buone capacità nel giocare con i piedi. Nello sviluppo seguente dell'azione juventina ci sono almeno 3 tipologie di impostazione differenti:

1- Ricerca del vertice arretrato Pjanic per l'impostazione: in primis c'è da dire che il portatore di palla deve avere sempre a disposizione minimo due soluzioni di gioco. Il centrocampista bosniaco ex Roma viene cercato o dal portiere, o dai difensori (in questo caso il centrale destro Benatia), sia centrali che terzini, allo scopo di far partire l'impostazione della fase offensiva. Il lavoro che svolge il centrocampista bianconero è straordinario: nella seconda immagine qui di seguito, notiamo che in fase di sviluppo va alla ricerca dell’arretramento della punta Higuain per fare sponda sugli allargamenti degli esterni Mandzukic e Cuadrado, se il gioco lo consente, o sui loro inserimenti nello spazio generato alle sue spalle. Se gli stessi si presentano difficili da raggiungere per marcatura preventiva attuata dalla squadra avversaria o comunque mancanza di spazio-tempo, allora il gioco dell’argentino si indirizza su uno dei due centrocampisti centrali (nuovamente Pjanic o Khedira).

2- Impostazione al secondo centrale di centrocampo Khedira: Nel caso sia impossibilitata la giocata su Pjanic, si decide di lasciare l’impostazione al secondo centrale di centrocampo Khedira, che viene incontro per ricevere e poi servire le punte. Il tedesco è un calciatore esperto negli inserimenti in zona luce e nello spazio. Anche in questa situazione ci devono essere minimo due soluzioni di giocata per il portatore di palla.

3. In caso di marcatura preventiva su Pjanic, come in questa situazione con Brozovic che toglie il bosniaco come soluzione di gioco per il portatore di palla Chiellini, l’alternativa all’impostazione è servire direttamente la punta Higuain in arretramento, uno dei due mediani (se marcati) intanto ha l’obiettivo di smarcarsi (Pjanic). Lo sviluppo del gioco in questo caso è destinato a basarsi sulle giocate in velocità e di prima, con gli inserimenti sul lato destro sia di Khedira sia di Cuadrado. Il tedesco e il colombiano, infatti, possono cercare l'inserimento in area di rigore in quanto Pjanic, che ha ricevuto palla in appoggio dall'attaccante argentino, ha spazio e tempo per trovare il corridoio giusto con l'obiettivo di attaccare la porta. Notiamo anche che Chiellini, portatore di palla, ha pure in questa situazione due soluzioni di gioco (Asamoah e Higuain). Pjanic è marcato preventivamente da Brozovic e non può ricevere il pallone ma si smarcherà nel tempo di gioco seguente.

Come dicevamo in fase di presentazione la Juventus ha una duttilità tattica molto sviluppata, e a seconda degli interpreti possono cambiare alcune soluzioni di gioco, specialmente in fase offensiva. Ad esempio se è presente Dybala dietro a Higuain, alcune situazioni cambiano: il 10 argentino ha licenza di svariare su tutto il fronte offensivo, è abilissimo nello staccarsi dalla marcatura per ricevere il pallone tra le linee e attaccare la porta per tirare o fare l'ultimo passaggio e funge da collante tra i reparti offensivi. Khedira si butta dentro l'area di rigore con maggiore frequenza perché è proprio l'ex Palermo che può venire a ricevere tra le linee come seconda fonte di gioco a Pjanic. In più l'argentino, grazie alla sua abilità tecnica, è in grado di creare superiorità numerica, permettendo alla Juventus, oltre alle 3 soluzioni di impostazione appena descritte, di averne una quarta: Dybala con un dribbling o una verticalizzazione svolta col tempo di gioco giusto può creare un'azione da gol, e inoltre Higuain, che continua a svolgere questo lavoro di arretramento per ricevere il pallone, con Dybala alle sue spalle può essere maggiormente presente in area di rigore come riferimento offensivo fisso per concludere l'azione.