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Analisi tattica: Hellas Verona

Redazione TuttoBolognaWeb

Nella transizione positiva (fase del recupero e possesso di palla) il Verona è spesso impreciso e poco lucido. Dal punto di vista tecnico non ha giocatori in grado di far viaggiare velocemente il pallone. Spesso gioca in orizzontale per poi andare a cercare tra le linee Pazzini come principale fonte di gioco: abile nel gioco aereo, oppure nel prendere posizione spalle alla porta.

Nel rinvio del portiere Nicolas, se la squadra avversaria lo concede, uno dei due terzini (in questa situazione Souprayen) si abbassa per ricevere il pallone e dare il via alla manovra. C'è da specificare anche che il portiere gialloblù va in difficoltà nel rilanciare lungo con i piedi, mettendo varie volte in apprensione i propri compagni. Se la cava meglio quando deve giocare corto.

 

Il gioco si sviluppa spesso sulla fasce, con gli esterni che cercano di dare più soluzioni di gioco possibili. Nell'immagine notiamo che almeno 5 giocatori partecipano alla fase offensiva, più i due centrali di centrocampo (Fossati e Zuculini) stretti e attenti nelle coperture preventive. La corsia di destra è quella più battuta. Romulo e Caceres si scambiano continuamente ruolo: l'italo-brasiliano riceve il pallone e l'uruguaiano dà sempre una soluzione offensiva lanciandosi in avanti. Cerci si apre in ampiezza per favorire sia l'inserimento di Caceres, sia per ricevere sulla fascia e poter sfruttare la sua velocità andando a puntare gli avversari nell'uno contro uno. Fares taglia dentro sul secondo palo e Pazzini, unico vero e proprio riferimento in attacco, rimane centrale.

 

Riprendendo quanto detto prima Romulo stringe dentro al campo per andare a ricevere dal centrale, e Caceres si alza sulla fascia dando una soluzione in ampiezza. Questa è una chiave tattica spesso utilizzata da Pecchia per sfruttare l'uruguaiano. Zuculini e Fossati attenti nell'eventuali coperture preventive.

 

Almeno 6 uomini partecipano sempre alla fase offensiva, stabilendo la parità numerica con gli avversari (6 contro 6), le ali sono molto mobili e dinamiche, Romulo viene dentro il campo per affiancarsi a Zuculini come centrocampista centrale destro, Caceres ha lo spazio lasciato davanti a sé dall'italo-brasiliano e può attaccare il fondo per cercare il cross, fondamentale tecnico molto utilizzato dai veronesi. L'altro esterno Fares aggredisce il secondo palo mentre Pazzini e Cerci danno un riferimento in area di rigore. Fossati (non inquadrato) rimane dietro a protezione della difesa, e Souprayen, l'altro terzino, si stringe e allinea agli altri due centrali formando una linea a tre, protetta proprio da Fossati.

 

La squadra di Pecchia è nel complesso abbastanza organizzata tatticamente, anche se alla lunga pecca di qualità. Il Bologna deve interpretare bene la partita, e con la qualità tecnica e il dinamismo soprattutto di Verdi e Palacio può mettere in seria difficoltà il Verona.

 

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