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Analisi tattica: Hellas Verona

Redazione TuttoBolognaWeb

Obiettivo della squadra veronese è quello di fare densità nel lato palla e giocare con intensità sfruttando l'ulteriore aiuto delle due punte. I meccanismi difensivi, come vedremo tra poco, non sono sempre perfetti. I due difensori centrali, attenti al posizionamento e nel gioco aereo, sono altrettanto lenti e vanno in difficoltà nella marcatura uno contro uno. Stanno sempre molto vicini e si aiutano. Fossati è quello che rimane più spesso davanti alla difesa per dare equilibrio, ma non è raro che sbagli il posizionamento e i tempi d'intervento. Gli esterni di centrocampo si stringono molto dentro il campo specialmente nel rinvio dal fondo del portiere Nicolas.

Come possiamo notare dall'immagine i due attaccanti, in questo caso Pazzini e Cerci, raddoppiano e aggrediscono, insieme a Romulo il portatore di palla, portando tre uomini in pressione. Inoltre Caceres, da terzino destro, si alza sulla linea dei centrocampisti, Fares stringe verso il campo, Zuculini e Fossati sono ben scaglionati tatticamente e il Cagliari è costretto a lanciare lungo perdendo palla. Dunque ben 7 giocatori portati in zona palla per mettere l'avversario in difficoltà.

Anche in questo caso, nella fase offensiva del Cagliari, la squadra è molto corta e abbiamo nove uomini in zona palla, tra cui Pazzini, che viene subito cercato dai compagni non appena il pallone viene recuperato. L'unico che non partecipa alla fase è Cerci, il più abile dei calciatori di Pecchia in campo aperto e dunque pronto a ripartire in contropiede.

 

In questa immagine il Verona è posizionato bene in campo chiudendo le possibili uscite palla al piede del Cagliari, e coi soliti tre uomini attacca e porta pressione al portatore di palla avversario che si trova obbligato a lanciare lungo verso le punte, perdendo il possesso.

 

- I meccanismi difensivi dell'Hellas non sono sempre perfetti, anzi. In questo caso (nell'immagine sotto) abbiamo tutti i dieci giocatori di movimento dietro la linea del pallone, ma possiamo anche notare la discreta distanza tra il reparto di difesa e quello di centrocampo: l'attaccante del Cagliari (Sau) con un movimento fuori-dentro si stacca dalla marcatura e si fa trovare tra le linee dal portatore di palla (Cigarini) che lo serve in verticale eludendo l'intervento della linea del centrocampo. Fossati scala male non mantenendo la posizione per seguire l'avversario che si apre (sarebbe dovuto intervenire Fares), Zuculini è distante dal compagno di reparto appena citato e si forma il buco per sfruttare la verticalizzazione e mettere Sau nelle condizioni di attaccare la porta.

 

Anche in questa situazione Fossati è posizionato male, lasciando spazio tra lui e Zuculini, inoltre c'è troppa distanza tra il reparto di difesa e quello di centrocampo e Cigarini, abile in impostazione, trova nel corridoio interno la verticalizzazione per Sau che può ricevere, girarsi e andare ad attaccare la porta.

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