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Addio Modena: radiato dopo 105 anni di storia

Redazione TuttoBolognaWeb

Se a determinare la radiazione è stato di fatto lo sciopero dei calciatori, senza stipendio dal ritiro estivo, i prodromi della crisi vanno ricercati in quei cinque milioni di debiti accumulati nell’era Caliendo, che portarono all’insolvenza degli stipendi di giocatori e staff e allo sfratto del Braglia. I sigilli sono arrivati dopo il mancato pagamento, da parte della società, dell’affitto pattuito per ogni partita (seimila euro). Scaduta anche la deroga per l’utilizzo dell’impianto di Forlì, per il Modena – ormai senza campo – sono arrivate le prime sconfitte a tavolino.

Dopo tre anni disastrosi, terminati con la retrocessione in C, un mese fa Caliendo ha lasciato la società ad Aldo Taddeo, dichiaratosi da subito convinto di poter realizzare il miracolo. Miracolo che però non è arrivato: la situazione non è cambiata, la trattativa con Salerno e la proposta di azionariato popolare non sono decollate, debiti e calciatori non sono stati pagati e, di conseguenza, la società è stata messa in mora. Fino al tragico epilogo.

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