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Bologna, quanto è realistico parlare di Europa?

Manuel Minguzzi

E' vero che Bologna ha visto nella sua storia grandi campioni, i Signori, soprattutto i Baggio (inteso come immaginario collettivo), ma pensate oggi quanto costerebbero questi giocatori. Prendete il Divin Codino che Gazzoni riuscì a portare qui veramente a prezzo di saldo (fu lui stesso a dirmelo in una intervista di qualche anno fa) e pensate ora quanto costerebbe un ex Pallone d'Oro di 31 anni. Ronaldo, ad esempio, è costato 100 milioni di euro e prende 30 all'anno...Operazioni in stile Baggio sono impossibili per i parametri economici attuali ed è per questo che il Bologna ha bisogno di strategie alternative. L'unica soluzione appare veramente quella di puntare sui giovani, sulle plusvalenze, provare ad imitare l'Atalanta che ha iniziato così prima di avere le risorse - grazie alle successive qualificazioni europee - per colpi più altisonanti come Muriel e Zapata, giocatori fortissimi ma che comunque non possono essere paragonati a Baggio. Ecco perché credo che parlare di Europa a breve termine sia veramente complicato, mentre un percorso pluriennale, visto che Sinisa ha rinnovato fino al 2023, può diventare la strada più percorribile. E bene ha fatto l'allenatore a fissare un obiettivo di punteggio per quest'anno, perché arrivare a 52-53 punti significherebbe dimezzare il divario numerico dall'Europa per poi sferrare l'ultimo attacco nei due anni successivi. La realtà, per me, dice questo.

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