Motta e il futuro: tutti i nodi da risolvere, compreso Arnautovic

Per il Bologna il caso è chiuso: si va avanti con Thiago Motta.

Il summit di ieri ha prodotto i chiarimenti del caso quantomeno dopo le esternazioni del tecnico in conferenza stampa a Lecce, ma ora si apre la partita del mercato. Ed è doppia. Da un lato bisognerà capire se il domino allenatori coinvolgerà pure Thiago, il quale potrebbe comunque essere attratto da una eventuale proposta di una big, ma il Bologna si sente forte del contratto fino al 2024 con ipotesi di rinnovo al 2025, e dall'altro ci sarà il mercato di rafforzamento. Per il club non ci sono dubbi: si va avanti cin il mister. Poi la rosa del Bologna che sarà. Thiago ha costruito una ristretta cerchia di imprescindibili, l'ossatura portante del campionato da 54 punti e comprende Posch, Lucumi, Schouten, Dominguez, Ferguson e Orsolini. Motta li vorrebbe tutti con sé anche l'anno prossimo, ma non sarà possibile. Un paio sono in scadenza 2024 - Nico e Orso - e senza rinnovo bisognerà cedere, mentre altri potrebbero essere cercati dal mercato con il Bologna che ha imbastito un piano di rientro economico triennale. Qui si gioca tutta la partita, ovvero su quanti giocatori dell'ossatura, eventualmente, saranno ceduti. Una pedina potrebbe essere rimpiazzabile nel processo di crescita sportiva invocato da Fenucci, ma se le cessioni dovessero diventare di più si rischierebbe di paralizzare la risalita portando a un ridimensionamento degli obiettivi. E Thiago ha chiesto chiarezza e trasparenza su questo fronte. I casi più delicati sono Dominguez e Orsolini, con il primo destinato alla cessione e il secondo ancora propenso a restare