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Mihajlovic può restare a Bologna, ma si ritrovi la giusta via

Manuel Minguzzi

Ma la dirigenza è giusto stia aspettando Sinisa? E' questa la domanda che circola in città, con un Bologna che pare ancorato alle scelte del proprio tecnico, tra l'altro con due anni di contratto. In linea di massima no, a meno che entrambe le parti non sappiano che continueranno assieme e quelle di questi giorni non risultino altro che schermaglie di mercato senza poi un fondo di concretezza. E in effetti Lotito viaggia su nomi come Sarri e Villas Boas, cioè tecnici con pedigree superiore. Poi i rapporti interni. Parliamoci chiaro, se fossero così compromessi tra tecnico e dirigenza o tra tecnico e giocatori, perché non esonerarlo immediatamente? Dirigenti con lunga esperienza come Bigon, Sabatini e Fenucci sapranno che, anche se l'ingaggio dice 2 milioni, non si può andar avanti con un allenatore in rotta con tutti. Evidentemente non è così, o almeno non si è giunti al punto di rottura. Magari qualche frizione, certo, ma niente di non ricomponibile. L'impressione è che Mihajlovic stia più antipatico fuori Casteldebole che dentro Casteldebole.