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L'emergenza, certo, ma forse anche cambi tardivi, per una volta, nel momento in cui si stava concretizzando il passaggio dell'inerzia. Si poteva mettere mano prima alla situazione, soprattutto davanti dove le soluzioni erano di più. Dietro, invece, c'era poco da fare e il sintomo è lo schieramento difensivo finale del Bologna con Bernardeschi a tutta fascia e Holm, De Silvestri e Miranda a fare la difesa a tre, ovvero tre terzini adattati centralmente. Spalletti ha percepito che poteva anche vincerla ed è stato bravo a sfruttare i due cambi decisivi prima di Italiano; ed è lì che si è innescata la vittoria di una partita che, va detto, la Juve aveva indirizzato meglio del Bologna. E' una sconfitta che può far imparare e reagire, si spera, oppure affossare le ambizioni di altissima classifica: lo scopriremo dopo la Supercoppa, che rappresenta un banco di prova attendibile per capire se ci sarà una risalita. Stasera, dunque, una Vecchia Signora ringiovanita e un Bologna invecchiato ancora una volta di 27 anni.

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